mercoledì 9 febbraio 2011

Le terme della ex DDR

1° tappa Vogtland (25-27 dic 08)
L’esplorazione delle terme della ex DDR è iniziata a Bad Elster, dove un fatiscente edificio che ha vissuto un passato glorioso ci ha dato il benvenuto proprio all’inizio del paese. Wilkommen!
Subito dopo il glorioso e decaduto palazzo ci sono le Albert Bad, le terme ristrutturatissime dall’altrettanto glorioso passato: Bad Elster era meta di pellegrinaggio termale per i capoccia della ex-DDR.
Abbiamo pernottato in una pensione che assomigliava terribilmente alla casa della Famiglia Addams, la cui proprietaria emanava simpatia e puzza di cavolo. Per onorare la festività natalizia, la sera siamo andati a teatro, di fronte alle terme, dove si esibiva un terzetto di vocaliste che cantavano a cappella e che avevano scelto per il loro gruppo l’insulso nome italianizzante (secondo loro) di Voc-a-bella…che avrebbe dovuto evocare qualcosa di ibrido fra voce bella e a cappella…probabilmente , ma il risultato è senza dubbio penoso. Di contro loro erano notevoli ed è stato un concerto-spettacolo molto piacevole.
L’indomani abbiamo visitato l’Albert Bad che è un bagno storico, in stile liberty, con interessanti scalinate e ambienti degni di una reggia. La parte delle piscine comprendeva una parte esterna, riscaldata e non (!) e vasche con idromassaggi molto grandi in cui sguazzare. La parte Sauna è molto minimale, con Saune moderne chiuse da vetrate da un lato. Con nostro grande dispiacere abbiamo appreso che l’Aufguss era automatico, niente sventolatore e sani riti manuali…
C’erano a disposizione tisane e 3 pozzetti esterni dove rinfrescarsi dopo le saune, in cui l’acqua sfiorava lo stato solido…nessuno di noi ci si è avventurato.
Visti gli orari da ospizio dei ristoranti tedeschi, abbiamo cenato con biscotti di natale e Linzertorte…che come ripiego ha la sua dignità!
Dopo avere esplorato boschi e boscaglie varie, siamo partiti all’esplorazione della vicina Repubblica Ceca, in particolare la cittadina termale di Franzenzbad, ristrutturata di fresco anch’essa e completamente pitturata di giallo paglierino, tanto per sottolineare il solito passato glorioso.
Le terme erano per la maggior parte chiuse, per motivi ignoti…e le uniche aperte erano affollate da una quantità di bambini urlanti troppo superiore alla mia sopportazione, e di chiunque non abbia problemi di udito seri.
Tornati in Germania, rifocillati di benzina a giusto prezzo, siamo passato all’esplorazione dell’Aquadon di Bad Brambach. La parte delle piscine è bella e grande e ci siamo fatti un bel po’ di foto subbaqque, mentre la parte sauna, con sauna gaerten, aveva una ruheraum (stanza per rilassarsi) bellissima, circolare, con caminetto acceso nel mezzo e panca circolare ergonomica tutt’intorno in cui rilassarsi con un sottofondo di musiche natalizie classiche, ben suonate e servite con un impianto buono…che goduria!

2° tappa Erzgebirge (28 dic 2008)
Dopo avere salutato la simpatica e fragorosa signora di Bad Elster ci siamo diretti verso nord est, passando per il paese dall’improbabile nome di Morgenroethe-Rautenkranz (trad.: rosso dell’alba-corona di fiori di Rauten), che ha dato i natali al 1° cosmonauta tedesco, vanto della DDR (chi ha visto “Goodbye Lenin” forse si ricorda della sua apparizione nel fantastico telegiornale autoprodotto). Per onorarlo abbiamo mangiato un bockwurst (salsiccia bollita) al baracchino lungo la strada del suo paese natale e abbiamo proseguito verso le prossime terme: le Badegaerten a Eibenstock. Le Badengaerten sono il risultato di un mucchio di soldi da spendere uniti a poco buon gusto e vogliono essere un viaggio nel mondo delle saune in tutto il mondo. Interessante l’ala giapponese con tanto di simil-onsen, vasche in cui lavarsi prima di accedere all’onsen, sauna d’argilla e belle zone relax. La parte russa con le banje era esagerata: belle saune in legno costruite a torrette (non meno di 4 torrette di legno) ma nelle quali il classico rituale con il Venik (mazzetto di betulla con cui amano frustarsi in sauna russi e finlandesi) era da pagare a parte…e venivano offerti a chi aderiva al rituale un colbacco e salsicce alla brace cotte dal bagnino dopo la sauna! Se il rituale con il Venik era di tipo finlandese seguivano aringhe alla brace invece che salsicce. Vicino alla parte russa erano sistemate delle botti in cui fare il bagno nella birra (ovviamente da pagare extra), in cui ci si doveva mettere un cappello tirolese, e possibilmente cantare motivetti bavaresi dondolando. Ho evitato di visitare la parte italiana per paura di incontrare un bagnino nudo che mi suonava “O sole mio” col mandolino …lì dentro sarebbe stato plausibile! La parte orientale dell’hammam era carina, meno carine erano le signore che l’affollavano e che mi hanno abbaiato contro quando mi sono avvicinata al loro sapone: era anche quello da pagare extra e lo difendevano ferocemente!! Quasi impaurita me ne sono scappata e penso che non ci tornerò mai più!
3° tappa Dresda
Dresda è una città incredibilmente bella e, il 29 dicembre, anche incredibilmente fredda! L’ospitalità di Steffen (un amico dell’Hospitality club) è stata grande e ci ha dato buoni consigli per la visita alla Svizzera sassone.
4° Tappa Svizzera Sassone (die Saechsische Schweiz) 30 dic 08
La Svizzera sassone è un angolo di Germania in cui la natura ha creato paesaggi da favola, con strane montagne nude che spuntano da folti boschi, come giganti nudi su un grande tappeto verde. Su queste rocce nude amano arrampicarsi abili freeklimber…ma non ne abbiamo avvistato nemmeno uno! (Saesische Kletterregeln)
Dopo la passeggiata al freddo e al gelo, le Toskana Therme di Bad Schandau ci stavano come il cacio sui maccheroni. A parte questa germanica ostinazione di dare nomi simil-italiani, le Toskana therme non erano niente di particolare, con la solita zona piscine calde si univa una parte sauna affollata e con poche saune…
5° Tappa Radebeul (31 dic 08-01 gen 09)
Radebeul ha dato i natali a Karl May, una specie di Salgari tedesco che ha scritto un visibilio di libri di avventure per ragazzi descrivendo i luoghi più remoti del mondo e ambientandoci fantastiche avventure, in particolare in nord America. Quando si è scoperto che aveva inventato tutto e non aveva mai messo piede fuori dalla Germania, è stato denunciato…d-e-n-u-n-c-i-a-t-o! ma come?! Io sono esterrefatta, ma in fondo lo scrittore ha raccontato bugie, e quindi va punito! Mi fanno una tenerezza incredibile queste vicende.
Abbiamo inoltre visitato il Museo dell’Igiene di Dresda, un singolare museo che è nato all’inizio del secolo a scopo didattico-preventivo, in cui venivano date al popolo nozioni di fisiologia e di igiene, nel senso di prevenzione delle malattie (perlopiù malattie batteriche, che imperversavano nell’800).
A Radebeul abbiamo passato l’ultimo dell’anno, mangiando Wiener e Canederli, pasteggiando con un potentissimo sonnifero di nome “Cappuccetto Rosso”.
6° Tappa Mecklenburg
La strada verso nord è bianca e ghiacciata il 1° gennaio e il paesaggio assomiglia a quello delle favole, o perlomeno a come me lo immagino io nelle favole. La meta del viaggio di oggi è Templin, dove sono le Natur Therme. Le terme sono notevoli, con una bella zona piscine, con tanto di grotta calda in cui rotolarsi, e una parte sauna con piscina calda e fredda comunicanti con l’esterno, 2 idromassaggi, 2 saune esterne con aufguss regolari, saune interne, bagno di vapore e uno strano marchingegno per il bagno di fieno. Ci siamo rimessi al mondo, dopo il lungo viaggio, e siamo andati a dormire da uno strano individuo che ci ha affittato un appartamento ancora non ultimato.
La stanza più calda dell’appartamento-cantiere era il bagno, enorme, dotato di bidet(!) e completamente lastricato di marmo riscaldato(!). Abbiamo trascorso la serata in bagno, che abbiamo deciso potesse fungere anche da sala da pranzo.
7° Tappa penisola di Usedom (Zinnowitz - Greifswald)
Finalmente il 2 gennaio abbiamo raggiunto il mar Baltico e nonostante il freddo commovente ci siamo fatti una passeggiata sulla spiaggia di Zinnowitz. Il mar Baltico ha un colore strano, a volte è verdone, rossiccio, marroncino…non si sa decidere. Comunque si vede che è un mare con un certo carattere. Passeggiando per la spiaggia sferzata da un vento gelido, c’erano gli spazzini che ripulivano la spiaggia dai raudi di capodanno e facevano brillare quelli inesplosi, c’era gente a passeggio con cani e bambini e gente che correva nuda. Come gente che correva nuda?! Allo stupore momentaneo è seguita una rapida indagine per capire da dove provenissero gli svergognati e abbiamo scovato le terme con saune subito dietro le sterpaglie dietro le dune della spiaggia. Ci siamo quindi diretti spediti alle Bernstein Therme di Zinnowitz. Le terme hanno un gusto retrò, a metà fra lo stile socialista e lo stile da nave da crociera e la parte sauna ha il soffitto altissimo ed una scala a chiocciola che porta alle zone relax. La cosa più bella è l’uscita verso la spiaggia, percui dopo la sauna ci siamo diretti decisi verso il mar baltico. L’incertezza ci ha pervasi quando abbiamo infilato i piedi nell’acqua, che stava pensando sicuramente di diventare solida a breve. Poichè la profondità dell’acqua rimane intorno ai 20 cm per Km dalla riva, nonostante le nostre corsette siamo giusto riusciti a schizzarci con acqua gelida, o a rotolarci nella sabbia bagnata (che scena pietosa!) ma ci siamo comunque sentiti fieri dell’impresa!
8° Tappa isola di Ruegen (Sassnitz - Neddesitz)
Il nostro girovagare per le coste del baltico ci ha portato a visitare le belle scogliere di Ruegen, i boschi del Koenigstuel e una colonia costruita dalla follia nazista per ospitare il popolo per le ferie estive (Kraft durch freude) lunga ben 4 Km completamente abbandonata, come una spettrale fortezza protesa verso il mare.
Dopo le fatiche del girovagare, scorgiamo dei cartelli indicanti le Jasmund Therme a Neddesitz che sono come un canto delle sirene. Li seguiamo e ci conducono nel nulla dell’est, fra strade sterrate, borghi di 3 case e campi coltivati in cui scorrazzano lepri e volpi. Seguiamo ostinati le nostre sirene e alla fine veniamo premiati. Offerta Speciale: ingresso a 6 Euro, arriviamo! Le Jasmund sono belle come una giovane campagnola, semplici ma ricche! Facciamo un Aufguss nella sauna di legno all’esterno e siamo in 4, una coppia indigena e noi due, con una giovane e robusta bagnina che sapeva il fatto suo, che hanno chiacchierato per tutto il tempo della festa di Capodanno. Siamo usciti provati dal suo Aufguss e abbiamo goduto intensamente del trattamento. La regola vuole che più soffri in sauna, più godi dopo la doccia fredda…e noi abbiamo sofferto molto!
9°tappa (Fishland)
Essendo al nord abbiamo deciso che dovevamo mangiare pesce e quale posto migliore del Fishland? In effetti siamo riusciti a trovare una pescheria in una bella casetta con il tetto ricoperto di muschio che ci ha venduto ottimi panini con pesce affumicato e zuppa di pesce. Passeggiando lungo la spiaggia abbiamo anche trovato Sanddorn (Olivello spinoso) e finalmente ho capito che razza di pianta è alla base del mio bagnoschiuma preferito. Dopo le passeggiate ci siamo diretti verso le Bodden Therme di Ribnitz-Damgarten. Le terme assomigliavano nella struttura e nello stile alle Jasmund therme, quindi promettevano bene. La parte sauna era dotata di belle saune di legno nel giardino e una bella piscina semi calda esterna. Abbiamo fatto l’Aufguss in una sauna con camino, e quando siamo usciti nevicava. Uscire dalla sauna e sentire i fiocchi di neve sulla pelle è una sensazione bellissima, come anche la nuotata successiva nell’acqua tiepida, galleggiando con lo sguardo rivolto al cielo nero da cui cadevano fitti fiocchi di neve…
Abbiamo dormito a Rostock da una signora ultraottantenne che ci ha affittato una stanza in una casa bellissima.I due anziani proprietari fumavano come turchi e la casa purtroppo puzzava, ma la signora era fantastica e molto materna.
10° Tappa (Heiligendamm, Kuehlungsborn e Wismar)
Heiligendamm e Kuehlungsborn sono due note località balneari tedesche, la prima ha parcheggi carissimi e il mare era ghiacciato sulla spiaggia, e la seconda ha ospitato il G8 ed era impossibile fermarsi in quanto tutto era privato a uso e consumo degli ospiti di hotel di lusso, anzi, lussissimo. Questo non me le ha rese simpaticissime e abbiamo proseguito verso Wismar, dove c’è il Wonnemar. La parte delle piscine era grande e piena di vasche, scivoli e giochetti vari. La parte sauna aveva un giardino con le saune esterne in casette dipinte in colori vivaci e un laghetto. Una delle casette ospitava un caminetto e sdraio per rilassarsi ed era piacevolissimo starsene a leggere dopo l’Aufguss… Una delle saune, Panorama Sauna aveva una bella vetrata che dava verso la città, da cui spiccava il Duomo di Wismar…niente male!
11° tappa Amburgo
Con l’Epifania, che tutte le feste si porta via, abbiamo concluso il nostro viaggio termal-godereccio, in cui abbiamo Ultima tappa del viaggio ad Amburgo, da Gesa e Thorsten. Rientro da Lubecca con la fedele Ryanair.

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