lunedì 25 dicembre 2006

La sauna in Italia

Vivendo in Italia ed essendo grandi appassionati di saune, pare ovvio che ci siamo cimentati alla ricerca di una sauna dapprima uguale, poi simile, poi almeno vagamente somigliante a quelle da noi frequentate in Germania.
L’impresa si è rivelata disperata!

Se da una parte è difficile trovare una struttura adeguatamente attrezzata, dall’altra è praticamente impossibile trovare avventori che abbiano una vaga idea di come si utilizzino tali attrezzature!

Il dramma è che nemmeno chi li gestisce ne ha una vaga idea, e questo non aiuta!
La sauna da noi frequentata abitualmente farebbe ridere, per non piangere, la maggior parte dei tedeschi saunisti, praticamente mortale per un finlandese debole di cuore.
Quando si parla di saune in Italia si scatenano subito fantasie sessuali di ogni genere.

Ora, io sarei curiosa di veder tali ridacchianti sognatori cimentarsi in una performance mozzafiato della durata ovviamente non inferiore ai trenta minuti, a 98°C e oltre su delle panche di legno con effluvi bolliti di eucalipto che saturano l’ambiente e i polmoni!
Però questi sembrano essere dettagli per tali Rocco Siffredi…mah!

Ci sono pochi posti che hanno meritato un nostro giudizio accettabile, uno di questi è il l'area benessere di una famosa piscina a Firenze. Nonostante il nome altisonante (Thermarium), si tratta di un’area benessere con servizi base che possiamo ritrovare in Germania in qualsiasi piscina comunale, ma guai a dirglielo!

L’accesso è rigorosamente differenziato per sessi, e lo posso anche capire in un Paese dove è diffusa la radiografia en passant di qualsiasi animale di sesso femminile (vestito!) da parte degli allupati animali maschili.
Nonostante la presenza esclusivamente femminile all’interno dell’area, ci si doveva comunque agghindare con un paio di mutandine di carta che ridicolizzavano oltremodo i nostri culoni!

Lo scopo di tale oggetto mi è subito sfuggito e nemmeno l’ho afferrato in seguito, a tutte appariva però chiaro che si dovesse indossare. Mah!

L’ambiente era carino e rilassante, con due saune a diversa temperatura, un bagno turco molto curato, un grande idromassaggio, docce cromatiche e normali, vasca di acqua fredda e area relax con coperte e giornali freschi del giorno, ma tutti con lo stesso orientamento politico...compiacente con i più fortunati economicamente.

Purtroppo, nonostante il rigore e l’ordine tanto care alle riviste e i quotidiani presenti, nell’ ambiente regnava un’anarchia borghese sprezzante di tutte le buone regole delle tanto osannate saune social democratiche tedesche!
Ho provato sofferenza di fronte ad alcuni comportamenti sacrileghi perpetrati con non chalance dalle avventrici.

La doccia iniziale prima di utilizzare le aree comuni, per esempio è un optional…tanto ci si laverà dopo!
Dopo avere sudato copiosamente ci si butta nella vasca fredda comune, disperdendo sudori e schifezze varie nell’acqua senza ricambio, orrore!

Le più trasgressive passano direttamente dalla sauna all’idromassaggio caldo, ed oltre ad insozzarlo con i frutti del loro corpo, non capisco come facciano a non svenire!
La risposta traspare però dalle loro espressioni, decorate da colaticci di mascara, che non sprigionano nulla di salutare!

L’odio mi scatta quando vedo gente entrare in sauna con le ciabatte e ciabattare allegramente sulle panche che dovrebbero essere sacre e tenute pulitissime!
Tenere un comportamento corretto non è facile in mezzo ad un branco di anarchiche borghesi che pensano di essere nel giusto…mi sento un Don Quichotte che già sa di aver perso la battaglia in partenza! Ma non cedo!

Mi arrivano consigli inopportuni da tutti i lati, “…guarda che puoi entrare in sauna con le ciabatte, che il pavimento brucia…” e trovare gentili risposte non è facile! “…grazie cara, ma sto frequentando l’esclusivissima scuola per fachiri e in realtà sono qui per allenarmi…” e via discorrendo...

L'unica boccata d'aria fresca sul lato saunistico in Italia l'abbiamo respirata in AltoAdige/Südtirol, ma lí era facile vista la componente austriaca nella società.

Con nostro grande sollievo, al nostro arrivo nelle terme Südtirolesi/Altoatesine, abbiamo trovato un cartello giá sulla cassa in cui si avvertiva a chiare lettere che il reparto saune era accessibile solo senza il costume.

Ovviamente non esiste nulla di simile in Germania o Austria, in quanto il solo pensiero di stare con un pezzo plastica addosso a 100 gradi sarebbe considerato eresia!

Sul sito delle terme di Bressanone c'é addirittura la spiegazione del perché non sia sano usare costumi in sauna...eppure anche l'eventualitá di prendersi eczemi o altre schifezze è nulla confronto alla necessitá di coprire le proprie uniche e preziosissime nudità... beata ingenuità!